«Per favore, puoi passare a prendermi?».
«Arrivo», disse d'un fiato. «Ma che c'è che non va?».
«Vorrei che Carlisle vedesse la mia mano. Credo di essermela rotta».
In soggiorno regnava il silenzio, mi chiedevo quando Jacob se ne sarebbe andato. Sorrisi beffarda immaginando il suo disagio.
«Che è successo?», domandò Edward senza particolari inflessioni.
«Ho preso a pugni Jacob», ammisi.
«Bene», disse Edward secco. «Mi dispiace che ti sia fatta male, però».
Feci una risata, perché sembrava soddisfatto come Charlie.
«Vorrei averne fatto a lui», sospirai delusa. «Invece non l'ho nemmeno scalfito».
«Ci penso io», si offrì. «Speravo che me lo dicessi».
Ci fu una breve pausa. «Non è una frase da te», disse, preoccupato. «Che ha fatto?».
«Mi ha baciata», ruggii. L'unica cosa che udii all'altro capo del telefono fu un motore che accelerava
Eclipse