Quel luogo deserto scatenava un dolore insopportabile. Se ce ne fosse stato bisogno, me ne sarei andata anche strisciando.
Per fortuna ero sola!
Sola, ripetei, triste ma soddisfatta, rialzandomi malgrado il dolore. In quell'esatto istante, dalla barriera di alberi a nord, a una trentina di passi di distanza, sbucò una sagoma.
In un secondo fui travolta da un'ondata di emozioni sconvolgenti. La prima fu la sorpresa: ero lontana da tutti i sentieri, non mi aspettavo di tro-vare compagnia. Poi, a mano a mano che mettevo a fuoco la sagoma, mi accorsi di quanto fosse immobile e pallida, e dentro me esplose un moto di speranza improvvisa. La soffocai con cattiveria, combattendo contro una fitta di dolore altrettanto bruciante, mentre scrutavo il viso nascosto dai capelli neri, il volto che non era quello che avrei voluto vedere. Poi, la paura: certo, non era il volto per cui soffrivo, ma gli somigliava abbastanza da farmi capire che non si trattava di un escursionista solitario.
Alla fine, lo riconobbi.
New Moon