Parla regolarmente con Tom Cruise. Sean Penn la va a trovare sul set. Il suo primo bacio sullo schermo è ormai lontano. Insomma non è più una ragazzina.
Il codice di abbigliamento della Campbell Hall, la scuola privata episcopale a North Hollywood, California, un tempo frequentata da Mary-Kate e Ashley Olsen e ora da Dakota Fanning e dalla sorellina, Elle, è severo: gonna, shorts, pantaloni, camicia bianca con colletto, maglione blu marino, scarpe chiuse a punta...
"Si dovrebbe indossare questo" afferma la Fanning più grande. Siamo seduti uno di fronte all'altro in una tranquilla cabina del Sunset Tower Hotel, a Los Angeles. La gonna può essere modificata, ma se il reggiseno si vede, potresti finire in punizione. Idem per il tacco dei sandali a zeppa Marni, che erano un regalo per il suo 16°compleanno, a Febbraio.
E i suoi vestiti della scorsa primavera in The Runaways sarebbero stati probabilmente vietati: il film racconta la storia dell'ascesa e della caduta del primo gruppo hard-rock di Joan Jett, tutto al femminile (chiamata "glam-punk" da alcuni) che emerse nella metà degli anni '70. Come la cantante di 15 anni, Cherie Currie Sidekick, la Fanning è un po' naif e provocante, con una parrucca bianco-freddo, calze a rete, corsetto e un S&M. In un attimo, la Fanning è passata dall'essere una probabile "bambina prodigio", ad esserlo e la critica ne ha preso nota. Rivedendo The Runaways sul New York Times, Scott ha detto: "La signorina Fanning, si è dimostrata un'attrice straordinariamente disciplinata e consapevole di sé, capace di mettere in mostra sia la straziante vulnerabilità che un equilibrio spaventoso". Il Denver Post ha definito la sua performance "spumeggiante". Il messaggio era inequivocabile: aveva schioccato.
Un'amicizia duratura con Kristen Stewart è stata il risultato del film. Secondo le due giovani donne rievocare l'amicizia intima tra la Jett e la Currie le ha rese unite istantaneamente e anche il grande rispetto reciproco le ha tenute unite. "Dakota è così instancabilmente costante," ha detto la Stewart "In molte occasioni mi sento come lei fosse più grande di me. E' solo quando si comincia a parlare di ragazzi che mi ricordo che non è così giovane". (No, la Fanning non ha un fidanzato. Finora, dice, non c'è nulla di "serio"). Le due, che hanno brevemente condiviso lo schermo nel film di Twilight: New Moon, si sono ritrovate quest'estate, nel terzo capitolo della serie, nel quale la Fanning riprende il suo ruolo di vampiro. Il suo personaggio, Jane, può infliggere dolore con il pensiero, mentre fissa intensamente le sue vittime con gli occhi che sembrano rosso-fuoco, grazie a un paio di lenti colorate. Tenuto conto di quanto gli attori fanno valere i loro occhi per comunicare emozioni, le lenti sono sempre state un handicap.
"E' qualcosa che è sempre stato lì per me, ho degli enormi occhi azzurri - è qualcosa di cui le persone hanno sempre parlato", ha detto la Fanning "Ma mi piace il rosso. Vieni automaticamente trasformato in una creatura quando indossi gli occhi rossi. Sono così coinvolgenti!" dice la Fanning riferendosi a se stessa nel ruolo che ha nella Saga, anche se il suo gusto tende alla letteratura più raffinata: adesso sta leggendo il romanzo di Jeffrey Eugenides, The Virgin Suicides.
Sedici sono un'età incerta, si indugia per l'età adulta e con un piede si è ancora al sicuro nel regno dell'infanzia. Alcune delle scelte che ha preso di recente la Fanning vogliono dare come messaggio che lei non è più la bambina saggia che ha debuttato con un personaggio con disabili mentali di fronte a Sean Penn in Mi Chiamo Sam, all'età di 6 anni.
Ha recitato la parte di un'adolescente dell'Alabama che viene violentata, nel film Hounddog Indie del 2007. La gente non era in grado di distinguere la vera Dakota Fanning e il suo personaggio sullo schermo. "Quando si inizia da giovani la gente ti ricorda per i ruoli che facevi all'età di 6 anni", ha detto la Fanning.
"Spero che The Runaways sia un po' un modo per dire, «Sai, non sono più una bambina, ma non sono neanche del tutto cresciuta»".
Adesso sta cercando di realizzare un progetto con la sorella, che ha solo 12 anni, ma sarà presente nel film di Sofia Coppola, Somewhere. La Fanning è su un limite e lei lo sa: un tuffatore olimpico che rimbalza tre volte sul bordo di un trampolino prima di lanciarsi. "Per quanto si cresce, si può fare sempre di più nei film," dice "Non ho mai voluto affrettare i tempi; ho sempre voluto fare ciò che fosse giusto per la mia età, ma non appena ti avvicini ai 18 anni, un nuovo mondo si apre a te, come attore, e sono davvero ansiosa di questo"
Dakota, non preoccuparti, sei eccezionale! Noi tutti non possiamo che dirti, continua così! Il tuo "dolore" rimarrà nella storia! XD
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Fonte: Marie Claire
Dakota ha davvero talento.. e nn porlo solo del ruolo ke ha nella Saga.. ho visto The Runaways ed è davvero strabiliante nella sua parte (come Kris ke è una bomba in questo film).. per cui continua così.. xkè hai davvero talento!!
RispondiEliminaDakota ha dato il meglio di se nella Saga di New Moon e Eclipse...ma nn solo anke fuori secondo me è diventata + matura e adulta ...brava continua così!!!ciauuuuuuu
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