martedì 27 luglio 2010

"On the Road " un salto fra le pagine del libro


Tutti noi sappiamo che la nostra Kristen ,inizierà ben presto le riprese del film "On the Road", come in precedenza vi avevamo accenato , quest' ultimo tratto dal romanzo di Jack Kerouac scrittore statunitense.

"On the Road "in italiano "Sulla strada" è un capolavoro della beat generation,un romanzo autonarrativo, autobiografico. Narra l'inquietudine giovanile di un gruppo di ragazzi, inquietudine che li porta ad "evadere" e a farlo nella maniera piu' tipica degli Americani (degli USA): scappare, mettersi in viaggio, on the road verso il west, cioe' verso la California. In questo modo si riconquista la propria dimensione individuale, la propria autonomia e liberta'. Tuttavia una volta giunti all'ovest, l'inquietudine non e' risolta, per cui l'unica cosa che si puo' fare e' ritornare ad est e (afferma Kerouac) "la vita degli Americani e' un continuo rimbalzare da est a ovest e viceversa".E' anche l’opera che meglio fa vedere i cambiamenti e le contraddizioni dell’America neo-consumista e conservatrice degli anni Cinquanta.I due protagonisti vivono al margine di una società che non li rispecchia più, rifiutando l’ipocrisia e la chiusura dei valori del loro tempo.



E' anche la storia di un'amicizia molto speciale, quella tra il protagonista (kerouac stesso?) e Dean (che per molti tratti ricorda proprio il James Dean di gioventu' bruciata), due persone che infine sono uno l'alter ego dell'altro.
E' un romanzo che libera anche la mente del lettore nella fantasia del "viaggio" (richiamando l'allegro divagare suscitato dalle droghe). E' uno dei libri piu' importanti del Novecento. La storia e' libera da trama, morale, retorica....e' un romanzo anch'esso "libero", spensierato.

Dean, nato in macchina, cresciuto in riformatorio, senza madre, diviso tra la bella moglie di 15 anni e le tante amanti.
Sal, alla ricerca di qualcosa che non ha, inebriato dal jazz di Charlie Parker nei locali di New York, rapito dalla bellezza del mondo e consapevole della fragilità della vita.
Sal senza soldi, sempre affamato, salta su e giù dai vagoni dei treni merce per non pagare il biglietto, che si accampa nei boschi alla notte, come i vagabondi, che vive ai limiti e a contatto dei più poveri e dei più miseri. Sal, incapace di trovare il proprio posto nella vita, con l’unico conforto di vivere sotto un cielo bellissimo, tra stelle “come fuochi d’artificio”.

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