Il giorno dopo la mega-premiere di Eclipse della settimana scorsa, Kristen Stewart è tornata a Los Angeles per il Film Festival per un evento decisamente di più basso profilo, per supportare il film "Welcome to the Rileys" con gli attori Melissa Leo e James Gandolfini. La produzione del film, all'inizio di quest'anno, era stata affidata al Sundance ed è stata recentemente "presa" dalla Samuel Goldwyn Films.
Lo scrittore Ken Hixon e il produttore Michael Costigan - il regista Jake Scott non era presente - hanno risposto ad alcune domande dopo la proiezione, ma è stato difficile, non notare che buona parte della sala era semplicemente in attesa della Stewart, vestita con un corto e semplice vestito nero, rinunciando però ai tacchi alti per un paio di Converse basse.
Le prime file del pubblico erano quasi tutte al femminile e decisamente più giovane del pubblico situato nelle ultime file, probabilmente perchè delle accanite Twi-hard.
Può essere difficile, in mezzo alla confusione creata dalle Twi-hard, tenere a mente che la Stewart è un'attrice di talento e che in "Welcome to the Rileys" lei, Gandolfini e la Leo possiedono dei personaggi dalle mille sfaccettature, e che mettono in luce emozioni che devono sembrare naturali e umane, anche se la storia del film tende a essere impossibile. Gandolfini è un uomo d'affari del Midwest che si reca a New Orleans per lavoro; lì incontra una prostituta adolescente interpretata dalla Stewart. I due legano e stringono "un'alleanza", non una storia d'amore, ma forse neanche una pura amicizia e sono alla ricerca di qualcosa. Quando la Leo arriva, nei panni della moglie del personaggio di Gandolfini, la dinamica della storia torna a essere regolare.
Rebecca Yeldham, direttore della LAFF, in una discussione chiede alla Stewart se consapevolmente scelga le parti quando prende ruoli diversi dall'eroina che l'ha resa nota in tutto il mondo.
"No, non ci è mai stato, non ho mai scelto" ha detto la Stewart, cominciando una delle sue note, leggermente ellittiche risposte, in parte consapevole di non voler ripetere ciò che più volte ha detto in interviste precedenti ma allo stesso tempo senza trovare le parole per farlo, come se la sua mente si muovesse molto più velocemente della bocca.
"E' una strana parola da dire «scelto», ma non ho mai scelto qualcosa da cui non mi sia sentita «attratta»" ha continuato «Farti piacere qualcosa, è una sensazione simile a leggere qualcosa, è un'emozione innegabile, a prescindere, per capire come si vuole vivere e imparare da esso. E non importa il budget del film - che ho avuto con «Twilight»".
Da parte sua, Gandolfini stava pensando un po' al suo ruolo più famoso, il gangster televisivo Tony Soprano, quando ha deciso di prendere parte al film...
"Volevo fare un ruolo in cui non c'era nessuno da uccidere, tanto per cambiare", ha detto Gandolfini. "Ho pensato che era diverso, qualcosa che non avevo fatto prima".
Con una battuta secca, ha reso evidente che stesse scherzando, ha fatto ridere il pubblico quando ha aggiunto:, "E sono davvero triste, così posso interpretare quest'uomo così triste".
Gandolfini e la Stewart hanno condiviso un microfono e hanno comunicato con un linguaggio affascinante e complesso basato sul movimento delle dita e scambi di sguardi, perchè nessuno dei due voleva tenere il microfono per rispondere alle domande seguenti.
In una domanda del pubblico, alla Stewart è stato chiesto come si è preparata per il suo ruolo in "Rileys"...
"Ho imparato a ballare un po', ma non si vede nel film" afferma "È stato bello per me, imparare come avere lividi su tutto il corpo. E' davvero faticoso. Mi fa male".
La Stewart ha anche parlato delle ragazze allo strip club dove hanno girato una parte del film. "E' stato utile, perchè un sacco di persone sono "morti" dentro quando li guardi negli occhi, ed è stato difficile per me all'inizio capire cosa potrebbe spingerli a perdersi. Fondamentalmente queste ragazze camminano come se avessero delle ferite ancora aperte, intendo fisicamente, per tutto il tempo, tutto il giorno".
Alla domanda se c'era una scena in "Rileys" che è stata particolarmente difficile da girare, la Stewart ha citato una scena in cui lei e la Leo devono discutere circa una determinata questione femminile - L'infezione del tratto urinario - e da cui è partita pure la discussione circa le prestazioni della Leo.
"Mi ha fatto sentire davvero, davvero, davvero strana" ha detto la Stewart, rivolgendosi alla Leo e chiedendo "E' stato strano per te?".
"Sono la mamma di qualcuno, Kristen," ha affermato la Leo "Non è divertente da chiedere se hai fatto pipì, se l'hai fatta male. Ma questo è ciò che si deve fare".
Una giovane donna che ha detto di venire dalla Svezia, ha chiesto perché la Stewart aveva detto in un'altra intervista che il suo personaggio in "Rileys" è stato quello con cui si è sentita più unita. "Forse mi ha solamente colpito di più. E' difficile da dire» ha risposto la Stewart.
Ragazze avete letto? Siete con noi per andare a vederlo? Deve essere un film abbastanza esilarante!
Vedremo come la nostra Bella se la sia cavata in quest'altro ruolo!
Fonte: LA Times
cosa intendi esilarante?non penso che sara' un film da ridere percui....sara' intenso presumo ma in un altro modo
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