mercoledì 7 luglio 2010

Bryce ci racconta qualcosa su di lei...



Il Telegraph del Regno Unito, ha avuto la possibilità di fare una bella intervista a Bryce Dallas Howard e noi l'abbiamo riportata per voi...

Aspettando Bryce Dallas Howard in un bar italiano a West Hollywood, ripenso a un incontro casuale di 14 anni fa.

L'attrice era seduta lì poco distante da me e dalla mia figlia di 2 anni, durante quello che sembrava un interminabile e turbolento volo da Los Angeles a New York.

La 15enne abbastanza irrequieta viaggiava con le sue 3 sorelle più piccole e si era gentilmente offerta di intrattenere mia figlia.

Poi ho subito scoperto che quella adolescente così piena di vita era la figlia del registra premio Oscar Ron Howard, che è noto da decenni per successi come: A Beautiful Mind, Apollo 13, Il Codice Da Vinci, Frost/Nixon ma, forse è meglio ricordato come il lentigginoso Richie Cunningham di Happy Days.


Il regista con la moglie Cheryl erano nel piano riservato alla prima classe, mentre le bambine - e io con mia figlia - eravamo in economica.

"Non avrebbero mai portato i bambini in prima classe. Sapevamo che eravamo fortunati anche solo perchè eravamo su un aereo" ha riferito la Howard quando ne abbiamo discusso.

La Howard ha guidato verso un bar - dentro una Toyota Prius ovviamente - completamente da sola: senza assistenti o agenti. La sua gloriosa criniera di capelli rossi rimbalzava lungo la schiena, mentre si toglieva gli occhiali da sole firmati Paul Smith e ordinava un tè.

Sembrava più giovane di 29 anni, con una carnagione color crema e gli occhi di un colore grigio-blu, gli zigomi alti e di un eccezionale spessore oltre le ciglia lunghe.

Alta e magra, indossava dei leggins neri di Donna Karan e una maglietta grigia.

L'impressionante performace della Howard nell'interpretare Rosalind nella produzione di "As You Like It", all'età di 22 anni, l'ha portata a prendere il suo primo ruolo da protagonista in "The Village" film di M. Night Shyamalan.

Ed è apparsa anche in Lady in the Water di Shyamalan (2006), in un riadattamento di Kenneth Branagh di "As You Like It" e in Manderlay di Lars von Trier(2005). (Descrive il regista notoriamente severo come un grande amico, molto eccentrico. Era solito tenere della cioccolata in tasca e, se facevo bene una scena me ne dava un pezzetto. Poi giovavamo ai videogames insieme).

Il curriculum della Howard include anche successi come: Spider-Man 3 (2007) e Terminator Salvation (2009).

Ma il suo ultimo progetto è quello di maggior rilievo. La Howard ha ottenuto il ruolo della deliziosa ,ma malefica Victoria di Eclipse, il terzo attesissimo capitolo della Saga di Twilight basato sui libri di Stephenie Meyer.

Il film narra la storia d'amore tra la studentessa Bella Swan (Kristen Stewart) e il suo fidanzato vampiro Edward Cullen, interpretato dall'attore britannico Robert Pattinson.

Victoria, come ben sanno le milioni di Twi-hard, vuole uccidere sia Edward che Bella, per vendicare l'uccisione del suo amato James. Entrare a far parte del mondo di Twilight - che al momento ha guadagnato circa un miliardo di dollari - deve essere stato emozionante.

"Ero molto timida quando abbiamo iniziato le riprese. Non volevo creare alcun guaio" ha detto "Ma è stata un'esperienza unica. Mi posso considerare una Twi-hard, amo i libri.".

Senza rovinare la trama (per coloro che non hanno letto i libri), Victoria è un vampiro abbastanza contorno e anche amaro che deve fronteggiare l'eroico Edward.

"C'è una terribile battaglia alla fine, dove Edward e Victoria sono faccia a faccia, e, ovviamente, diventa uno spettacolo enorme con questi due vampiri in lotta tra di loro. Ci sono un sacco di momenti in cui devi afferrare, lanciare, affrontare il nemico, è letteralmente una rissa. Tutti avevano lividi e, io mi sono slogata il polso.
La cosa più brutta è stato sicuramente dover combattere contro Robert e colpirlo in faccia - ragazze spero mi possiate perdonare!"

Come madre di due fans di Robert Pattinson ossessionate come me, mi sento in dovere di chiederti se la sua co-star era all'altezza delle aspettative.

"Robert è unico!" ha rivelato. 'Ma era così imbarazzato per l'attenzione. C'erano un sacco di paparazzi e fans venuti da tutto il paese per vedere le riprese. E lui disse "Io non capisco. Non c'è nulla di speciale in me" che ovviamente invece c'è".

Sei cresciuta in una fattoria del Connecticut, lontano dalle luci della ribalta e il mondo del cinema. "Siamo stati salvati", dice Howard. "Allora non c'era nessuno che veniva a trovarci", ma c'erano i viaggi in luoghi esotici durante le vacanze scolastiche, quando suo padre era sul set con le più grandi star del mondo.

"Tom Hanks è esilarante" dichiara. "Tom [Cruise] e Nicole [Kidman] erano belli, molto calorosi e giocherelloni, e Tom era solito fare sempre acrobazie. Cosa potrebbe essere più divertente per un bambino di qualcuno che fa per te giri all'indietro tutto il giorno?"

Anche se Ron Howard è stato una stella già da bambino, non ha lasciato che i suoi figli facessero la stessa cosa.

"Quando avevo sette anni mi è stato permesso di essere una comparsa in Parenthood, che è stato divertente. Ma poi quando ho avuto altre proposte, i miei genitori non volevano che accettassi. Pensavano che sarebbe stato come mettermi in un mondo adulto, quando ancora ero una bambina".

Invece di recitare, la Howard e le sue sorelle lavoravano in azienda e impararono diverse abilità pratiche. "Abbiamo dovuto pulire la stalla delle capra, pulire la casa, fare riparazioni, riparare il bagno, riparare il tetto, se si fosse rotto. Mia madre mi ha sempre detto che uno dei motivi per cui era veramente felice nella sua vita, era che, se papà non avesse mai più lavorato, era sicura che avrebbe potuto aiutare la famiglia".

Quindi, se tutto il resto va male, hai un futuro come idraulico? "Se i miei genitori fossero qui li avremmo sentiti dire: non ha imparato niente. E' davvero frustrante mia madre".

Nonostante i genitori avessero dei dubbi su di lei e il suo voler diventare attrice, ha frequentato un campo estivo di recitazione in montagna, a Catskill. Lì ha stretto amicizia con Natalie Portman, rapporto che dura ancora oggi.

"Penso che vedere la gioia che sentiva Natalie abbia avuto un forte impatto su di me. Ho pensato: "Oh, wow, è fantastico guadagnare da vivere facendo qualcosa che ti piace." Ero cresciuta in quel mondo, ma ho avuto una possibilità solo quando Natalie ha detto che ci potevano essere delle buone possibilità anche per me".

Howard era così desiderosa di fare l'attrice che ha lasciato la New York University prima di completare la laurea - qualcosa di cui adesso si pente.

"Sono appena stata alla laurea di mio fratello, in South Carolina, e girandomi verso mio padre gli ho detto: "Mi sento come una fallita". E lui mi guardò e rise. Ma sto seriamente pensando di tornare e completare gli studi".

Durante gli studi universitari ha incontrato Seth Gabel, che ora è un regista. Dieci anni dopo i due, si sono sposati e hanno un figlio di tre anni, Theo. "Il momento in cui l'ho visto mi sono sentita su di giri. Quella notte ho scritto nel mio diario: «Oggi ho incontrato l'uomo che sposerò». E' stato amore a prima vista, ma non per lui" (ride) "Gli ho dato la caccia per mesi e non vi era alcun interesse da parte sua. Poi ho chiamato a un'ora folle della notte e gli ha chiesto di uscire per un caffè. Lui accettò e poi ha chiamato uno dei nostri amici e ha detto, "la situazione si è capovolta. Sono così nervoso che non mi piace più, e mi piace davvero".

Si sono sposati nel Giugno 2006 e ha trascorso la luna di miele nelle isole greche con i genitori della Howard. "E' stata una riunione di famiglia, ed è stato idilliaco. Se fosse stato per noi saremmo semplicemente andati a cena fuori".

Non ha rimpianti anche se ha rinunciato a una comune vita da ventenne, o avere un bambino da giovane, in un momento in cui la sua carriera stava esplodendo. "Detto questo" afferma fermandosi a prendere un sorso di tè "Theo è stata una piacevole sorpresa: abbiamo in programma di avere figli prima dei trenta".

La Howard ha sofferto di una depressione post partum "Qualcosa si è spento, e non volevo ammetterlo. Mi sentivo come se fossi in un buco nero e non riuscivo a venirne fuori. E' stato davvero travolgente e andò avanti per molto tempo. Piangevo sotto la doccia tutto il tempo, non sentirsi legati al proprio figlio o marito, non ero in grado di prendere alcun tipo di decisioni... Mi sentivo completamente sopraffatta in ogni campo, è come un fallimento. Dopo un anno e mezzo se ne è andato, improvvisamente. Ero seduta con mia sorella e la mia migliore amica e mi sentii improvvisamente come se tutto fosse OK. C'è stato un cambiamento ormonale".

Al momento Howard è occupata e soddisfatta. Ha tre progetti in cantiere: una commedia con Seth Rogen, "I'm With Cancer", un ruolo da protagonista nella versione cinematografica del romanzo best-seller americano "The Help" - ancora una volta è la cattiva - al fianco di Matt Damon il prossimo film di Clint Eastwood e, infine, un dramma soprannaturale scritto da Peter Morgan (che ha anche scritto The Queen, The Damned United e Frost/Nixon).

"Ero un po' nervosa nel lavorare con Clint. Tutti i registi con cui ho lavorato mi hanno chiesto: «Come è stato lavorare con lui? Quali sono i metodi?» Perché lui è uno dei maestri. Clint è molto rilassato. Non urla "azione" o "taglia". Dice solo: "Vai, quando sei pronto". Ho detto a mio padre che dovrebbe fare così".

La Howard è anche impegnata nel co-scrivere una sceneggiatura con un amico del college, "The Originals"...

"Io e i miei amici siamo veramente affascinati dal fatto che la nostra generazione abbia elevato le aspettative delle nostre vite, delle nostre carriere e delle nostre relazioni. Siamo conosciuti come una generazione trofeo perché crescendo abbiamo ottenuto tutti i trofei solo per aver partecipato, ci sentiamo speciali. Ma poi andiamo a lavoro e non siamo più speciali. Siamo entrati nel mondo reale dopo aver lasciato la scuola e, la natura è ricca di sorprese".

In cima a tutto questo la Howard in qualche modo, cerca di trovare il tempo per produrre il suo primo film, un thriller chiamato "Restless", con Gus Van Sant (regista di Milk e Good Will Hunting) e padre della sua società: la Imagine Entertainment.

"Il mio manager mi ha detto: 'Non facciamo questo con tuo padre perchè questo è uno script di grande rilievo'. Ma ho appena saputo che la versione migliore del film stava per andare a Imagine".

Infatti, la Howard non ha paura delle accuse di nepotismo, lei sa che ha svolto un ruolo nel migliore delle cose.

Hai mai ottenuto un ruolo perchè figlia di Howard?

"E' stato un vantaggio. Ma in realtà non equivale a trovare un lavoro"

Fonte: Lexicon

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