giovedì 29 aprile 2010

Un salto nella vita di Bill Codon



Dopo l'ufficializzazione della direzione di Breaking Dawn da parte di Bill Condon, ci siamo fatte un giretto online per scoprire qualcosa di più su colui che avrà in mano il destino cinematografico del capitolo finale della Twilight Saga...

William Condon nasce nel Queens a New York City, da una famiglia cattolica irlandese il 22 ottobre 1955, è un regista e sceneggiatore statunitense.

Si è guadagnato gli elogi della critica e del pubblico per la regia e la sceneggiatura di film quali “Demoni e dei” (Gods and Monsters), “Kinsey” e “Dreamgirls”.

Si laurea in filosofia alla Columbia University. Appassionato sin da bambino di cinema e di musical, si trasferisce nel 1976 a Los Angeles con lo scopo di frequentare i corsi post-laurea di cinema della UCLA, ma le cose vanno diversamente ed è costretto a cercarsi un lavoro. Intanto collabora come giornalista free lance per riviste di cinema come ‘American Film’ e ‘Millimeter’.

Per un colpo di fortuna, uno dei suoi articoli attira l’attenzione del produttore e regista Michael Laughlin che gli propone di collaborare con lui nella realizzazione di film horror a basso budget.

Condon scrive le sceneggiature di due film diretti da Lauglin: "Dead Kids/Strange Behavior" (1981) un thriller su dei terribili omicidi di ragazzi in una città del Midwest, e “Strange Invaders “ (1983) seguito non ufficiale del primo, parodia dei documentari anni ’50. In "Strange Behavior" Condon partecipa come attore nella parte della prima vittima dello scienziato pazzo.


Il suo debutto alla regia avviene con il torbido thriller “Delitti della palude” (Sister Sister) (1987) del quale è anche co-autore della sceneggiatura. La storia, ambientata in una casa colonica in rovina nelle paludi della Luisiana, abitata da due strane sorelle (Eric Stoltz e Jennifer Jason Leigh) fu giudicata dai critici troppo simile ai lavori di Hitchcock. L’insuccesso commerciale del film costringe Condon a dover girare film gialli per le televisioni via cavo.

Nel 1991 gira tre film per USA Network: "Murder 101" (Compito in classe: un delitto perfetto) la cui sceneggiatura venne premiata con un Edgar Award, "White Lie"(Una verità nascosta) storia di un uomo di colore (Gregory Hines) che cerca la verità sul linciaggio di suo padre ad opera del Ku Klux Klan, e "Dead in the Water" (Sopra ogni sospetto) giallo su di un marito che uccide la moglie con la complicità dell’amante.

Per la rete televisiva ABC Condon gira nel 1993 il dramma "Deadly Relations" (Relazioni mortali) su di un padre autoritario che maltratta e violenta moglie e quattro figlie e nel 1995 l’episodio pilota "The Man Who Wouldn't Die"( Un uomo nel mirino) storia di uno scrittore di gialli (Roger Moore) che sfrutta le gesta di un criminale condannato all’ergastolo.

In quel periodo Condon scrive anche la sceneggiatura per il thriller "FX2 - The Art of the Deadly Flesh" (1991) diretto da Richard Franklin.

Nel 1994 Condon torna alla regia su grande schermo con il film horror “Candyman: Farewell to the Flesh” (Candyman 2 – L’inferno nello spechio) (1995), basato su di un racconto di Clive Barker e sequel di “Candyman” (1992) di Bernard Rosa.

L’esperienza di regista di film horror, oltre ai contatti raccolti nel tempo, tornano utili a Condon per la realizzazione nel 1998 del suo miglior film: “Gods and Monsters” (Demoni e Dei), sugli ultimi giorni di vita, prima del suo presunto suicidio, del regista inglese James Whale (1893-1957), conosciuto a Hollywood come personaggio eccentrico, omosessuale e ricordato dal pubblico soprattutto per film quali “Frankenstein” (1931), “La moglie di Frankenstein” (1935) e “L’uomo invisibile” (1933).



Per la sceneggiatura, basata su di un racconto di Christopher Bram ( “Father o Frankenstein”1995), a Condon viene assegnato un premio Oscar come migliore sceneggiatura non originale.

In “Chicago” la protagonista Roxie Hart (Renée Zellweger) per evadere dalla sua vita grigia , si rifugia in un suo mondo fantastico, dove sviluppa i suoi desideri più repressi e proibiti. Per raggiungere il successo Roxie non si ferma davanti all’assassinio e all’adulterio, sfruttando a proprio vantaggio le regole sociali e l’ipocrisia dominante. Ma una volta raggiunto l’apice, il pubblico la mette da parte per sostituirla con un altro idolo.

Nel 2006 Condon ha diretto e scritto la sceneggiatura dell’adattamento cinematografico di ‘Dreamgirls’, fortunato musical di Broadway ispirato alla carriera del gruppo musicale ‘The Supremes’.



Il film, molto amato dal pubblico gay, ha avuto otto nomination all’Oscar nel 2007 e ha vinto due premi Oscar per la migliore attrice non protagonista (Jennifer Hudson) e la miglior colonna sonora.



Fonte: Examinier e Wikipedia

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