«Lo ami», mormorò delicato.
Ogni cellula del mio corpo si sforzò di negare.
«Amo di più te». Era il meglio che potessi dire.
«Sì, lo so. Ma... Quando ti ho lasciata ho aperto una ferita. Jacob l'ha curata. È logico che ciò abbia lasciato un segno su entrambi. Non sono certo che i punti della cucitura svaniranno da soli. Non posso incolpare te né lui di qualcosa che io ho scatenato. Magari mi guadagnerò il perdono, ma ciò non potrà negarmi le conseguenze».
«Ecco, sapevo che in un modo o nell'altro avresti trovato il modo di sentirti in colpa. Per piacere, smettila. Sei insopportabile».
Eclipse
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