Tutte le mie notti erano popolate da incubi. Anzi, dall'incubo, sempre lo stesso.
In teoria, dopo tanti mesi avrei dovuto esserne annoiata, se non immune.
Invece, ogni volta mi terrorizzava e terminava solo quando mi svegliavo urlando. Charlie non entrava neanche più in camera per controllare cosa fosse accaduto, terrorizzato che qualcuno si fosse intrufolato per strangolarmi o qualcosa del genere. Ormai ci si era abituato.
Probabilmente nessun altro si sarebbe lasciato spaventare da un incubo del genere.
Non c'erano presenze che spuntavano dal buio a urlare «Buh!», non c'erano zombie, né fantasmi, né maniaci. Non c'era proprio niente. Era il niente.
New Moon
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