Lottavo - nel cuore della notte, quando l'insonnia indeboliva e abbatteva le mie difese - contro il timore che tutto mi stesse realmente sfuggendo. Che la mente fosse un colino e che un giorno non avrei più ricordato il colore dei suoi occhi, la sensazione della sua pelle fresca, o la grana della voce. Non potevo pensarci, ma dovevo ricordare. Perché c'era una sola cosa alla quale dovevo credere se volevo continuare a vivere: la certezza della sua esistenza. Per me era tutto. Al resto avrei saputo resistere. A patto che lui fosse ancora vivo e reale.
Ecco perché ero più intrappolata che mai a Forks, e perché avevo litigato con Charlie quando mi aveva proposto di cambiare aria. In realtà, poco importava: non dovevo aspettarmi nessun ritorno.
Se fossi andata a Jacksonville, o in un altro posto qualsiasi, pieno di luce e poco familiare, come avrei fatto a credere alla sua esistenza? In un luogo in cui non fossi riuscita a immaginarlo, quella certezza avrebbe rischiato di svanire... e io non sarei sopravvissuta.
Ricordare era vietato, dimenticare mi faceva paura; era un confine difficile da attraversare.
New Moon
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