«E stamattina sono stata dai Cullen». Charlie mollò la forchetta, che cadde sul tavolo. «A casa del dottor Cullen?», chiese, sbalordito.
Finsi di non notare la sua reazione: «Sì».
«E cosa ci sei andata a fare?». La forchetta era ancora sul tavolo. «Be', avevo una specie di appuntamento con Edward Cullen, stasera, e lui ha insistito per presentarmi ai suoi genitori... Papà?». Rischiava l'aneurisma.
«Papà, stai bene?».
«Esci con Edward Cullen?», chiese, minaccioso.
Oh-oh. «Pensavo che i Cullen ti piacessero».
«È troppo vecchio per te».
«Siamo entrambi al terzo anno». Non se ne rendeva conto, ma in realtà aveva molta più ragione di quanto pensasse.
«Aspetta... Qual è Edwin?».
«Edward è il più giovane, quello con i capelli castano ramati». Quello bello, bello come un dio... «Oh, be', così va... meglio, direi. Quello grosso non mi piace granché. Non ho dubbi che sia un bravo ragazzo e tutto il resto, ma sembra troppo... maturo per te. Questo Edwin è il tuo ragazzo?».
«Si chiama Edward, papà».
Twilight
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