FanSites Fridays ci propone una vecchia intervista a Chris Weitz
FF: Molte fan stanno cercando di immaginare quale potrebbe essere – dato il suo rapporto privilegiato con la CG – l’aspetto dei lupi?
CW: Penso che stiano venendo piuttosto bene, abbiamo preso spunto dalla descrizione di Stephenie – che dice che sono ‘lupi dalle dimensioni di cavalli’. Abbiamo abbandonato ogni tentazione di renderli spaventosi – o di umanizzarli – sono piuttosto simili ai lupi presenti in natura. Phil Tippet è colui che si sta occupando dei lupi – non io perché non sono così bravo con la CG, ho solo avuto la fortuna di lavorare in passato con gente molto brava. E’ stata un gran cosa poter vedere Phil Tippet (che ha vinto molti Oscar) e il suo staff al lavoro per ‘Star Wars’ e sono ancora loro ora che stanno lavorando sui lupi in maniera egregia. Saranno bravissimi nell’immaginarli e anche nell’adattarli al mondo che già esiste – non è che si possono sradicare dalla realtà. Faremo come ha fatto Stephenie quando è riuscita a mescolare le emozioni della nostra vita di tutti i giorni con il soprannaturale – con i licantropi, i vampiri e cose simili – sarebbe sbagliato se nel film vi trovaste improvvisamente in un altro film, quindi è necessario che anche i lupi siano bene integrati con il resto. La CG deve entrare meglio nel background già esistente e non andare oltre.
FF: In che cosa può essere paragonato questo film al ‘Golden Compass’? solo nel processo di trasposizione da un libro a un film?
CW: Il processo in questo caso è stato più semplice… ci sono state molte meno interferenze da parte della Summit e più coinvolgimento nei libri di quanto ve ne fosse stato da parte della New Line con il ‘Golden Compass’. Penso che questo studio abbia capito l’importanza dei libri – i soci della Summit li hanno letti tutti e li hanno capiti – non li hanno visti solo in funzione di un possibile profitto. E questo fa una grande differenza – veramente.
FF: Sono stati intelligenti con ‘Twilight’ a inserire nel film il riferimento alla copertina del libro e il cameo di Stephenie. Ha per caso in mente di fare la stessa cosa con questo film?
CW: So che a Stephenie non piace in modo particolare il tulipano presente sulla copertina del libro, quindi questo sicuramente non ci sarà. E non sto pensando ad alcun cameo che la riguardi ma, ogni volta che faccio un film, voglio che ci siano 20 o 30 momenti in cui, fermando il DVD, si possono vedere cose che sono come dei presagi – che poi rivedrete successivamente in altre scene, cose che non si notano a prima vista, dettagli nell’insieme – mi piace fare cose così…
FF: Sembra quindi di capire che si tratterà di un film a più livelli. Mi piace il fatto che ci siano dei messaggi subliminali…
CW: Sì, subliminali ma non con effetti deprecabili – come nel caso della pubblicità – una parte del mio lavoro in fase di pre-produzione, è di trovare le persone giuste che possano prendersi fortemente a cuore i dettagli. Sarà incredibilmente stratificato e dettagliato questo film…
Tutti i ragazzi appartenenti alle Prime Tribù – chiamati ‘delle first nations’ in Canada e Native American negli Stati uniti – sono venuti a vedere la casa di Jacob – che nel film voi vedrete solo per 10 secondi – e anche solo camminare con loro nella casa per la prima volta è stata un’esperienza molto bella perché dicevano… “Wow… ma è proprio come la casa in cui sono cresciuto” – e non si trattava semplicemente di una casa tipica delle riserve perché la gente di La Push ha molte fotografie di famiglia appese al muro e hanno ancora molti tappeti di famiglia e cose così – è stata fatta una grande ricerca del dettaglio. Il team della produzione ci ha preceduto a La Push per incontrare la popolazione. C’è stata una ragazza di La Push che ha regalato a uno del team il suo primo tamburo – non è scontato che voi regaliate il vostro primo tamburo – un gesto bellissimo, e così lo abbiamo messo nel film. E anche lei lo vedrà – è stato un modo per ringraziarla, perché questi gesti hanno valore.
FF: Qual’era il suo obiettivo più importante in questo film?
CW: Quello di riuscire a finirlo a tutti i costi, per farlo uscire in novembre. L’obiettivo più importante era di arrivare in tempo e di essere sicuro che anche il più piccolo dettaglio che avevo in mente fosse a posto. Sono un po’ ossessivo e mi preoccupo di ogni piccola cosa… del fatto che ci sarà molto interesse, che molte persone andranno a vederlo, e che non mi sembra mai abbastanza… voglio veramente mantenere quello che ho promesso – in modo che si veda che non si è trattato solo di andare, fare il proprio lavoro e tornare a casa – perché ogni secondo ti offre l’opportunità di sfruttare l’occasione di fare bene le cose, o di perderla.
FF: Ha scelto un compositore per lo score?
CW: Sì, Alexandre Desplat farà lo score – è straordinario – ha fatto quello di ‘Benjamin Button’, del ‘Golden Compass’ , di ‘Syriana’ – ho già lavorato con lui. Ha molto talento in generale ma ha anche molta familiarità con il genere romantico, può lavorare con diversi tipi di orchestra – con generi diversi – con sintetizzatori, con ensemble di percussioni di tipo etnico – con orchestre sinfoniche… e so che riuscirà a fare qualcosa di bello. E so anche che quando giro, a volte, lascio spazio anche per lui – e che questo produrrà qualcosa in più
FF: Per quanto riguarda la colonna sonora, avete già scelto dei gruppi, delle canzoni, il tono del film?
CW: La maggior parte del film sarà caratterizzata dalla malinconia e questo ci darà la possibilità di produrre il migliore album sull’abbandono di tutti i tempi – ma poi ci sarà anche spazio per i pezzi che metteranno in luce il carattere solare di Jacob – la sua bontà. Comunque ad essere sincero ancora non so bene come sarà la colonna sonora. Alex Patsavas che è stato il supervisore del primo film, sta tornando. E saremo molto avvantaggiati dal successo che ha avuto il primo album, perché i gruppi sono tutti molto interessati a partecipare.
FF: Vi rivolgerete più a dei gruppi underground o a quelli di maggior successo – ha delle preferenze?
CW: Non ho alcuna preferenza – mi piacerebbe che fosse vario. E che si adatti al tono del film – ma non mi interessa in modo particolare che le band siano famose.
FF: Ha già visto i bozzetti dei costumi dei Volturi?
CW: Vanno d’accordo con i libri – i mantelli scuri ci sono tutti e con diversi gradi di colore. Il set per il covo dei Volturi sarà molto interessante e le fan si divertiranno molto. Innanzi tutto si tratta di uno dei set più grandi che io abbia mai visto – che era poi quello che si meritavano – sono personaggi importanti, non potevamo sminuirli. Quando ci occuperemo di Volterra faremo il possibile – e della corsa nella piazza e così via – ma quando sarà il momento di girare gli interni, sarà straordinario.
FF: State girando gli interni a Vancouver?
CW: Sì. Stiamo costruendo gli interni qui come li vogliamo mentre gli esterni appartengono all’Italia.
FF: Come sarà la scena della corsa in macchina?
CW: Cercheremo di usare la Porsche gialla.
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