«È tornata a scuola e al lavoro, ha ricominciato a mangiare, dormire e fare i compiti. Quando qualcuno le faceva una domanda, rispondeva. Ma era... vuota. Nei suoi occhi non c'era niente. Lo si capiva dai dettagli: non ascoltava più musica... ho trovato un mucchio di CD rotti nella spazzatura. Non leggeva, non riusciva a sopportare la TV accesa... non che prima ne guardasse molta. Alla fine, ho capito che cercava di evitare qualsiasi cosa potesse ricordarle... lui.
Non parlavamo più, temevo sempre di poter dire qualcosa che l'avrebbe sconvolta. Bastava un dettaglio per farla scattare. E lei non prendeva mai l'iniziativa. Rispondeva soltanto se le si rivolgeva una domanda. Passava il tempo da sola, sempre. Dimenticava di richiamare le amiche e a un certo punto anche quelle hanno smesso di farsi vive.
Era come la notte dei morti viventi. La sento ancora urlare nel sonno...».
Quasi lo vedevo tremare. Anch'io sentii un fremito, ripensando a quei momenti. Poi sospirai. Non ero mai riuscita a ingannarlo, neppure per un istante.
New Moon
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