Un anno e mezzo dopo l'uscita di Twilight, la pazzia attorno al protagonista della saga, Robert Pattinson, si è attenuata fino ad ottenere un'atmosfera respirabile, anche se ora ricompare con l'uscita di Elipse, il terzo film.
A 24 anni, il nostro londinese, è cosciente della sua condizione di idolo di massa e di rubacuori tra gli adolescenti, anche se si può distinguere per sensibilità, educazione e facilità nello stare a contatto con le persone, virtù che non sempre accompagna le grandi stelle del cinema.
"La gente grazie alla stampa, va conoscendomi sempre di più e inizia a trattarmi come una persona normale", dice il vampiro giovane più famoso del mondo, Edward Cullen, durante un incontro con un gruppo ridotto di media. Però riuscire a farlo non è stato facile.
Pattinson si ricorda del fenomeno fan dei romanzi della Meyer come qualcosa di esagerato, specialmente quando uscì il primo film della saga, diretto da Catherine Hardwicke, nel novembre del 2008.
"La gente diventava pazza. Tutti mi chiamavano Edward. Vedevo nei loro occhi che mi guardavano come se fossi il personaggio. Questo mi ha un pò spaventato. Però per fortuna le cose sono cambiate. Mi risulta più facile ora e lo sfrutto di più. Quello di prima era un delirio" dice il britannico.
Un anno dopo la seconda parte "New Moon" di Chris Weitz. Tra i due film hanno ricavato più di 1.100 miliori di dollari con gli incassi di tutto il mondo. Però il denaro non è tutto per gli attori.
"Fare un film solo per soldi non ha senso", dice, e in questi anni non ha dubitato ad imbarcarsi in diversi film indipendenti come "Little Ashes", in cui dà vita al pittore spagnolo Salvador Dalì, durante la sua gioventù, quando divideva il suo dormitorio a Madrid con altre figure enormi come Garcia Lorca - con il quale, secondo il film, avrebbe avuto una storia in quegli anni - ed anche con il cineasta Luis Buñuel.
L'idea di Pattinson è di continuare a fare film simili, dato che si trova meglio in film dove il peso del progetto non è esclusivamente sulle sue spalle. E' anche il caso di Water For Elephants, film che divide con Reese Witherspoon e Christoph Waltz.
Qui invece incarna un giovane, che durante i suoi 30 anni, è incaricato a guidare gli elefanti in un circo ambulante e finirà per innamorarsi del trapezista, la quale però sta assieme all'addestratore di animali.
"Ora sono nella fase iniziale della mia carriera e preferisco film secondari, che abbiano senso per me. E' qualcosa di eccitante." ammette.
"Lavorare con questi attori, che sono molto più grandi di me e che hanno di per sè un pubblico sicuro, è fantastico. Preferisco così, e mi risulta più facile", aggiunge.
Però ora, tutta l'attenzione ricade su Eclipse, diretto da David Slade.
Il film parla dell'amore tra Edward e Bella (Kristen Stewart) e di come dovranno affrontare l'arrivo di un esercito di sanguinari vampiri neonati, e dell'alleanza tra i lupi Quileute e i vampiri della famiglia Cullen.
"Fino ad ora Edward aveva solo il problema di prendere la decisione giusta rispetto alla ragazza. Ora che si è messo con lei, questo ha aperto le porte per uno spettro enorme di emozioni. Diventa più umano e divertente e complesso da interpretare.", dichiara Pattinson.
L'attore tornerà a dar vita a questo personaggio nelle due pellicole divise di Breaking Dawn, la quarta e fino ad ora ultima parte della saga di vampiri adolescenti, la cui uscita è prevista per il 2011 (la prima parte). "Quante più volte interpreti un personaggio, quanta più paura hai nel ripeterti e che diventi qualcosa di noioso", riconosce.
"Bisogna continuare a scoprire cose nuove della storia, e per un personaggio che non invecchia nè cambia fisicamente, è abbastanza difficile" aggiunge Pattinson.
"Qualsiasi cosa ti dicano è oggetto di sensazionalismo e lo usano senza un senso preciso", dice a proposito delle voci su una relazione con Kristen.
Nonostante ciò, Pattinson cerca di mantenere una vita normale, entro i limiti che la fama gli impone. "Posso passeggiare senza essere riconosciuto, ma non sono il tipo che cerca un aumento del mio ego", dice colui che potrebbe essere il nuovo James Dean della nostra generazione.
"Probabilmente è perchè abbiamo gli stessi capelli", dice ridendo. "Lo prendo come un complimento, però nessuno è il nuovo nessuno. L'industria è cambiata molto e già non ci sono più grandi stelle" conclude l'attore che si vede come qualcuno "dei più sensibili".
"Non guadagno molto denaro. Comprare macchine con i miei soldi lo vedo ridicolo. Tantomeno mi piace comprare vestiti; di fatti non mi importa di vestirmi ogni giorno in modo diverso. Però si, mi piacciono le chitarre antiche. Ne ho comprate due veramente belle" conclude.
Il nostro Robert ci piace sempre di più.. sarà perché non si è mai montato la testa?
Ebbene si..
Fonte: LunaNuevaMeyer
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