Una ragazza, sul proprio blog, si è un pò..come dire.. "arrabbiata" per un articolo sul New York Times, che parla male dell'educazione del nostro fittizio, ma amato,
Edward Cullen. Ed eccovi qui la sua risposta, molto diretta e schietta, tradotta per voi dal Forks Mirror:
Ho aspettato un giorno per richiamare la vostra attenzione su ciò.. sperando che a qualcuno interessi.
Ma dopo aver letto più di 200 commenti in risposta all'articolo sul New York Times di Gail Collins, ho realizzato che fosse giusto farlo.
Qualcuno deve chiarire il concetto dell'educazione di Edward Cullen, il famoso vampiro.
Collins, in un pezzo intitolato "The bad news bears", scrive a propisito di Bristol Palin e di Levi Johnston in particolare, ed il concetto di celebrità in generale.
Scrive: "Non proprio "Wuthering Heights" o "Jane Eyere" (Lettore, sono uscita con lui) Nemmeno "Twilight", benchè, come Levi, il perennemente teenager Edward Cullen, non è mai riuscito ad andare oltre le superiori."
Dato che Edward Cullen non può parlare per se stesso, e perchè Robert Pattinson, il giovane attore che interpreta Cullen, non credo verrà qui a difendere Edward, e dato che questo blog tratta di qualsiasi cosa riguardi l'educazione (ma NON per colpa di Twilight o Eclipse o Pattinson o altre cose così), dirò la verità e smentirò ciò che è sbagliato: Edward Cullen, non solo è riuscito ad andare oltre le superiori, ma lo ha fatto pure più volte, ed ha speso anche del tempo al college a studiare medicina, due volte, e si è laureato due volte. Questo è ciò che tipicamente succede quando diventi un vampiro 17enne e senza età: diventi uno studente perenne.
Ecco cosa dice Edward da un estratto del libro Midnight Sun:
"Ero in dubbio su come potesse il sig. Banner, un uomo con un medio intelletto, tirare fuori qualcosa di interessante dalla sua lettura da sorprendere qualcuno con due lauree in medicina"
Ed ecco qui: la lista degli alunni del 2009 dell'università di Harvard di medicina, in cui appare il nome di Edward Cullen come laureato immaginario.
Ed eccoti qui la risposta.. ed ora puoi anche sentirti libero di andare avanti per gli affari tuoi, preoccupandoti di riforme della scuola e riforme finanziarie e le autorizzazioni per il "No Child Left Behind" e sul perchè gli insegnanti siano improvvisamente diventati il capro espiatorio per ogni nazione che va male.
E davvero, e se avessi voluto solo divertirmi un pò, avrei menzionato tutti i membri della famiglia Cullen - sai, Alice, Jasper, Rosalie, Emmett, Esme e Carlisle, l'unico vero dottore della famiglia di vampiri. Ma non l'ho fatto, quindi sai bene che i miei motivi sono puramente educazionali.
Beh, anche se non lo ha fatto per la saga e per noi fans, apprezziamo comunque il gesto, e il fatto di aver voluto mettere subito le cose in chiaro ;)
Fonte: TheWashingtonPost
certa gente apre la bocca solo x fargli prendere aria!!! meglio non parlare se nn si conosce.. xkè se solo avesse letto i libr o prima si fosse informato e non solo in maniera superficiale sull'eterno dicissettenne avrebbe evitato di scrivere cavolate!
RispondiEliminaE ci risiamo...a quanto pare informarsi prima di esprimere pareri e giudizi, e non importa in quale campo, sembra diventato sempre più un optional....okay va bene il detto:"Bene o male purchè se ne parli"..ma magari parlarne "da informati sui fatti", anzi, in questo caso sulla storia aiuterebbe vista la mole di articoli e recensioni e pseudo dibattiti che parlano di questa Saga denotando una scarsa conoscenza, che viene spacciata per oro colato, della storia che la Meyer ha raccontato!!! Sarà che oramai è diventata una regola quella di etichettare con molta facilità certe tipologie di cose senza nemmeno conoscere ciò a cui l'etichetta viene data..ma adesso cominciano a sfiorarsi i toni del comico e del ridicolo!!Sptutto qdo ad incappare in certi errori sn come dire..persone che ricoprono ruoli di un certo rilievo...e passino i critici snob, la maggior parte dei quali nemmeno si è preso forse la briga di leggerli i libri stando a ciò ke si legge in alcune recensioni sui film,passino le critiche sul fenomeno adolescenziale, cosa neanke vera fino in fondo data l'eterogeneità dei fans della Saga qto ad età. Passino pure le considerazioni sul fatto che i film nn siano dei capovolavori,cosa che tralaltro nessun fans ha mai sostenuto anzi tutti hanno evidenziato come i libri siano cosa molto diversa dai film, xò ora si comincia a cercare il negativo laddove non c'è mai stato.Questa storia dell'educazione di Edward poi è molto simile a quella secondo la quale la Meyer ha infarcito la sua storia dei suoi modelli religiosi di riferimento...la stessa Meyer che in New Moon fa kiaramente dire alla sua protagonista di essere lontana dalla religione o cmq da un credo in particolare...Mi permetto un piccolo suggerimento a tutti quelli che si stanno arrovellando a trovare a tutti i costi una morale e/o un modello, sia esso positivo e/o negativo, in una storia che credo non volesse suggerire, nè esplicitamente nè implicitamente, nè l'uno nè l'altro.Innanzittutto spesso, anzi sempre, informarsi su ciò di cui si parla può aiutare a formulare giudizi che hanno un maggiore rilievo perchè magari scevri da pregiudizi di base dervanti dalla scarsa conoscenza di ciò di cui si parla.Quindi leggeteli i libri e magari dopo fatevi pure un giro a qualke convention a parlare con i fans...vi accorgerete che, nella stragrande maggioranza, sono persone normali che conducono vite normali e non vivono alla ricerca ossessiva di un vampiro da cui farsi amare,sposare giovani, mettere incinta e trasformare o del licantropo di cui diventare amika per poi lasciargli prendere un imprinting per la propria bambina mezza umana mezza vampira.
RispondiEliminaSecondo, sò che la cosa potrà sembrarvi sconvolgente, ma magari la Meyer ha solo voluto raccontare una storia cercando di risvegliare nei suoi lettori quell'immaginazione, quella creatività e quella capacità di emozionarsi che un pò abbiamo perso tutti al punto tale che non sappaimo neanche più riconoscerle quando capita che masse di persone si ritrovino a provarle per aver letto tutti lo stesso libro e allora abbiamo bisogno di andare alla ricerca di kissà quale oscuro significato e/o spiegazione per dare un nome ad un fenoemno che è invece vecchio di generazioni...ovvero il piacere di lasciarsi trasportare da un libro in un altra dimensione e in un altro tempo...fosse anche solo x un istante!!Questo signori è il piacere che deriva dalla lettura...