Mi baciò la testa e sospirò.
«Niente licantropi».
«Non intendo obbedire. Devo vedere Jacob».
«Allora sarò costretto a fermarti».
Sembrava sicurissimo che non sarebbe stato un problema.
E sapevo che aveva ragione.
«Vedremo», risposi bluffando. «È ancora mio amico».
Il biglietto di Jacob nella tasca era diventato ingombrante, come se all'improvviso pesasse cinque chili. Riuscivo a sentirlo parola per parola, come se mi stesse parlando, sembrava quasi d'accordo con Edward, eppure nella realtà non lo sarebbe stato mai.
Ma tanto non serve a niente. Scusa.
Eclipse
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