Sghignazzò a bassa voce, mentre con le dita rosa tracciava disegni distratti sul bordo della mia mano.
«Che strana cicatrice hai qui», disse all'improvviso, girandomi il polso per guardare. «Come te la sei fatta?».
Con l'indice seguì il contorno della lunga mezzaluna argentata visibile a malapena sulla mia pelle candida.
Cercai di liquidarlo in fretta. «Credi davvero che mi ricordi come mi sono fatta tutte le cicatrici che porto?».
Aspettai che il ricordo mi colpisse, che spalancasse la voragine. Ma, come spesso accadeva, la presenza di Jacob mi manteneva integra.
New Moon
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